Ferdinando Coloretti
Espone ancora a Verona l’artista Ferdinando Coloretti, che opera dagli anni ’70 a Parigi ma già presente in Italia alla galleria del Naviglio, a Milano e Venezia, e allo Studio S – Arte Contemporanea di Roma.
Dopo un percorso che lo ha portato dalla mitologia alle ricerche sull’identità, presenta ora questo suo nuovo opus influenzato dal tema del viaggio e dalle sue metamorfosi. Cut-up: tagliare a caso è il titolo generale che riunisce collages, fotografie e lavori su tela. Una presentazione come un carnet di viaggio che ci porta dal Cairo a Benares via Tangeri, avendo come piacere la scoperta e come guida l’estrema esigenza. È precisamente nella discontinuità e nella frammentazione che si compie l’unità del suo discorso. Una presentazione bilingue di Paola Azzolini è disponibile in galleria.
Nato a Villaminozzo (Re) nel 1947, Ferdinando Coloretti dal 1969 risiede a Parigi. Si diploma all’Istituto Statale d’Arte di Reggio Emilia. Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Bologna, poi segue i corsi a l’École Nationale Supériore des Beaux Arts di Parigi abbandonando gli impegni didattici per dedicarsi unicamente all’attività artistica.
Ha costantemente sviluppato un personale itinerario di ricerche artistiche attraverso cicli pittorici. Dal periodo onirico, Metamorfosi, ricerca spiritualeprimo opus, Mandala-Memento Mori, mitologiae il doppio, I giardini di Adone, il Concilio degli dei, identità e l’altro, l’Exil Intime, all’attuale ciclo viaggi, Cut-up, Oracoli e Viatici Pellegrini. I territori inesplorati dell’anima e del viaggio sono oggi la sua nuova forma di energia, dove la scelta della curiosità ha privilegio sull’esperienza e il punto di partenza di un’opera ha altrettanta importanza che la sua realizzazione.