Simone Butturini
Sulle opere pittoriche di Simone Butturini si adagia una patina di malinconia serena, di instancabili attese conteggiate sull’imprevedibile.
Ospitato fino al 31 gennaio (orario 16.30/19.30, lunedì chiuso, domenica su appuntamento) alla galleria Spazio 6, l’artista entra “In punta di piedi”, come dice il titolo della mostra, nella sensibilità del visitatore suggerendo la bellezza e la positività di luoghi dove l’essere umano non è raffigurato ma esiste per ciò che ha costruito o approntato, per la speranza della sua presenza.
Accordati sui toni del grigio, dell’ocra, del nero, del bianco, accesi da lembi di rosso e di giallo e mescolati a terre e a smalti, i colori ricoprono superfici privilegiate. Spesso Butturini sceglie il tessuto damascato e il tessuto stampato a mano da Lucia Vitale che diventano contemporaneamente disegno delle tovaglie – su cui spicca la luce di porcellana delle tazze da colazione – e della carta da parati sulle pareti. Piccole cose questa volta “non di pessimo gusto” ma raffinatissime per la forma e per il sogno che le guarda.
La suggestione si estende anche agli “interni berlinesi”, dove il rosso e il luccichio delle cromature contrastano il buio della notte e il barlume flebile dell’alba. Ariose tele accolgono costruzioni di archeologia industriale come “Serbatoio d’acqua” e “ Altern Kron Von Andernach” con la carrucola che agevola il trasporto di granaglie su una barca. “Savana”, il quadro di maggior dimensione, raffigura il rinoceronte bianco, solitario, munito solo dalla sua possanza. Così simile all’uomo che vaga in un deserto di valori sorretto, se la possiede, dalla forza d’animo.